Walter Zuccarini – Kairos
Immaginiamo un’umanità smarrita e addormentata in attesa sulla riva di un fiume. L’acqua scorre veloce e impetuosa formando minacciosi vortici. Soltanto una piccola parte di individui ben svegli si accorge di un possibile passaggio e si prepara per il guado verso l’ignoto. Non per fuggire dal mondo ma per trascenderlo, per aprire le porte dell’infinito e vivere nella meraviglia, nello stupore, nel mistero. Nel cuore di ognuno di essi, infatti, il seme della libertà è germogliato.
Chiunque di noi viva gli eventi attuali del mondo con un senso di coercizione e di sopruso basati sull’inganno e sulla menzogna ma anche, allo stesso tempo, come un’opportunità evolutiva, sa che è arrivato il momento del coraggio, dell’agire con il cuore, della scelta fra il bello e il brutto, fra la luce e il buio, fra l’empatia e l’indifferenza, fra l’umano e il subumano. Decidere adesso, o forse mai più, se vivere nel calcolo o nella poesia, se suonare un assolo o una sinfonia.
L’occasione di affrontare senza finzioni la nostra anima per illuminarla con la fiamma dello Spirito è Adesso.
Chiamati in questo passaggio evolutivo a diventare cocreatori di una nuova realtà, sappiamo di essere nel Kairos dell’unione e della fermezza per realizzare lo scopo che ci ha portati qui sulla Terra: coltivare amorevolmente il germoglio della libertà cercando la verità per dare vita a un nuovo regno in cui la libertà di ciascuno non esclude né limita quella dell’altro perché ci si riconosce nell’universalità. Goethe chiamava questa realtà “terzo regno”, il regno dell’avvento dello Spirito per una società ideale in cui l’utopia si realizza.
Il nuovo mondo è sull’altra sponda del fiume dell’immaginazione, luogo dei veri artisti, artigiani della vita, nuovi iniziati, alchimisti del quotidiano, servitori fedeli degli ideali nobili dell’umanità.
Possiamo attraversare quel fiume facendo un piccolo passo per volta o forse con un balzo improvviso, ma il “terzo regno” sull’altra sponda ci attende per esistere.