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Quintononuccidere
La performance si è svolta il 18 settembre 2011 ad Orsogna (CH), nel Parco dell’Annunziata del Convento francescano in occasione della riapertura della stagione venatoria in Abruzzo e si collega idealmente al messaggio d’amore di Francesco d’Assisi, individualità profondamente spirituale e nonviolenta, al quale il regno animale era particolarmente caro.
Pur considerando la caccia una pratica priva di senso, portatrice di una cultura di morte, dannosa per l’ambiente e per la vita, la performance non si è tuttavia configurata come un evento contro la caccia o i cacciatori, ma come una manifestazione a favore di una nuova visione che riconosca se stessi nel Tutto per un diverso modo di vivere e di agire sul pianeta.
L’azione collettiva ha coinvolto un gruppo di quindici artisti, ognuno dei quali ha liberato un angelo nel cielo; dislocati in vari punti del parco, sono stati impegnati contemporaneamente in una performance che è stata una forma di preghiera attiva durante la quale i gesti e i pensieri di ognuno, poiché simultanei, hanno moltiplicato la propria forza, creato sostanza spirituale e irradiato luce.
Inoltre, in tal modo, gli artisti hanno rappresentato simbolicamente il percorso dell’anima umana che, liberando la luce interiore (l’angelo in noi), si eleva verso più alti orizzonti.
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