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LA FORMA DELLE PAROLE
Distruggere e dissacrare la vita di Gaia, il pianeta che ci ospita, sembra essere la modalità esistenziale dominante. Tutto diventa corrotto, deviato, inquinato, a cominciare dal pensiero e dal linguaggio. La lingua, di natura spirituale, espressione del Genio, è oggi, in certi ambiti scientisti, rivelazione di un pensiero infetto che, attraverso l’utilizzo di comuni significanti, opera un rovesciamento dei reali significati originari.
Il 5G, il sistema di connessione che emette onde elettromagnetiche ad alta frequenza, usa, rovesciandolo, il significato sacro del numero (il nume) 5 e del segno G che nelle lingue antiche rappresentava l’apertura del cuore. Il comune modo astratto di pensare, che non fa l’esperienza della relazione pacifica e armonica con la natura, produce di conseguenza azioni di morte.
Gli uccelli che piovono al cielo, le api disorientate che non ritrovano l’alveare, i topi impazziti, i cetacei spiaggiati sono fenomeni causati nel regno animale da un certo tipo di attività umane che, in nome di un discutibile progresso scientifico, mostra nei comportamenti folli la propria condizione di separatezza, la mancanza di coscienza dell’unità fra sé e il Tutto e quindi del senso di appartenenza a un organismo più grande di cui l’essere umano stesso è singola cellula. Per questo egli può chiamare progresso la devastazione del pianeta che lo ospita e gli dà la vita, del quale dovrebbe essere invece custode.
Nel paradigma tecnologico, il segno G è utilizzato per indicare, amplificato dal 5 (quinta generazione avanzata), il progresso nell’uso dell’elettromagnetismo, la forza della sottonatura che blocca i processi vitali. Il 5G diventa il significante planetario di questo imminente, pesante, globale tsunami tecnologico nocivo per tutte le forme di vita. È la nuova frontiera dell’inquinamento, tanto pericolosa quanto subdola perché impercettibile ai sensi.
L’installazione La forma delle parole rappresenta l’intento di utilizzare l’arte per rovesciare l’abuso semantico, ristabilire il significato linguistico originario moltiplicando ed esplicitando il significante per trasmutare la forza elettromagnetica nella forza di un pensiero immaginativo-poetico, archetipo di guarigione.
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