Un seme contiene in sé più forza e potenza di quanta ne realizzerà la pianta e in voi si trova un potenziale di spirito latente molto più grande di quanto possiate immaginare. Se volete liberarlo, allontanate il dubbio, la sfiducia, la preoccupazione.
Rudolf Steiner
Il Tempio dell’Uovo è una meravigliosa “fioritura” della Casa per le Arti.
Il seme della pianta/progetto riabilitativo per Camillo era stato posto almeno sette anni fa.
Le vicende umane maturano attraverso settenni perché il sette è il numero del tempo e molte cose devono maturare, collegarsi, incastrarsi, convergere per accadere, affinché un sogno impersonale possa diventare realtà per il bene comune.
E dunque, una mattina di circa sette anni fa, la d.ssa Bianca Piccirilli dell’allora Centro Igiene Mentale di Chieti si presentò a Walter, nel suo laboratorio storico di arti applicate situato nel centro della città, con la richiesta/proposta di inserire un suo paziente in un programma di borsa-lavoro. Così Walter e Camillo si ritrovarono legati da profondo e ininterrotto affetto.
Camillo si rivelò un ragazzo buono, rispettoso e simpatico a tutti, amante degli animali e in particolare delle galline.
Due anni fa, poi, l’incontro con il dottor Marco Alessandrini, direttore del Centro Salute Mentale di Chieti, mosso, come noi, dall’amore per l’arte e dalla volontà di agire concretamente. Le basi per un progetto come percorso riabilitativo a favore di Camillo trovò poi l’adesione entusiasta dell’avvocato tutore e amministratrice di sostegno Maria Adorante e la collaborazione di tante altre anime, spinte da un ideale di servizio. Insomma, un bel lavoro di squadra.
Ma per poter continuare a scrivere questa nuova pagina della vita della Casa per le Arti, era necessario che Camillo vivesse con noi e perciò, dall’inizio di questo memorabile anno, è iniziata un’altra nuova, importante esperienza di convivenza.
I lavori erano nel frattempo iniziati a novembre dell’anno scorso. Walter, aveva realizzato il progetto grafico del Tempio dell’Uovo, e dirigeva ed eseguiva i lavori in collaborazione con la giovane straordinaria Carlotta. Insieme hanno dato anima e corpo per dare forma al desiderio di Camillo. La costruzione si concludeva a fine aprile e il 5 maggio arrivavano 6 galline ovaiole, certamente felici di abitare un luogo artistico costruito con tanto amore e dedizione di cui Camillo è custode.
La festa del 7 maggio è stata una celebrazione bellissima, partecipata, intensa e commovente, che testimonia che l’arte è amore operante ed è linguaggio universale che unisce nell’azione.
Il video che documenta le fasi salienti della realizzazione del Tempio dell’Uovo è di Carlotta.
Grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno sostenuto e aiutato e a quelli che lo faranno.